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CONTRAFFAZIONE: PAURA A TAVOLA PER 2 ITALIANI SU 3

Quasi due italiani su tre (65%) hanno paura delle frodi e contraffazioni a tavola perché al danno economico si aggiungono i rischi per la salute. Ogni anno la contraffazione genera perdite pari a 15 miliardi di euro nelle entrate dei bilanci dei governi Ue colpendo dai vini agli alcolici, dai farmaci ai giochi per bambini.

La contraffazione è un crimine particolarmente odioso perché  mette a rischio la salute delle persone. Si fonda sull’inganno e colpisce soprattutto in questo periodo di crisi con l’emergenza coronavirus quanti dispongono di una ridotta capacità di spesa a causa della crisi e sono costretti a rivolgersi ad alimenti a basso costo, dietro i quali spesso si nascondono infatti ricette modificate, l’uso di ingredienti di minore qualità o metodi di produzione alternativi sui quali è importante garantire maggiore trasparenza.

A livello mondiale le frodi sul cibo valgono oltre 100 miliardi di falso Made in Italy agroalimentare con un aumento record del 70% nel corso dell’ultimo decennio, per effetto della pirateria internazionale che utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che richiamano all’Italia per alimenti taroccati che non hanno nulla a che fare con il sistema produttivo nazionale. Proprio la malavita – sostiene la Coldiretti – considera l’agricoltura e l’alimentare aree prioritarie di investimento strategiche in tempo di crisi perché del cibo nessuno può fare a meno, ma soprattutto perché consente di infiltrarsi in modo capillare nella società civile e condizionare la vita quotidiana della persone sia dal punto di vista economico che della salute.

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