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L’ANTICA CUCINA ROMANA

Alla scoperta del buon cibo romano. Quello di una volta veramente e forse perso nei tempi. Migliaia di anni passati, ma sempre l’antica cucina romana attira che provano a far rivivere antichi piatti. Partiamo dagli antipasti, facendo un elenco dei piatti che identificavano un popolo antico e l’utilizzo di strumenti e ingredienti quasi ormai perduti.

Acetaria – Corrisponde ai nostri sottaceti e inaugura la cultura della conservazione degli ortaggi. I romani preparavano confetture nell’aceto di erbe (gambi di sedano, zucchine, cardi, coste di bietole), di frutti (mele, melecotogne, melograni) e di radici (carote, rape, barbabietole, ravanelli).

Libum primum – 

Ottima focaccia al formaggio, descritta da Catone in De Agricoltura. La preparazione prevede il seguente procedimento: Sciogliere in un mortaio due libbre di formaggio e impastarlo con farina. Aggiungere un uovo e formare la pagnotta, sopra un letto di foglie. Cuocere in un forno caldo.

 

– Libum secundum – 

Si prepara dell’alloro fresco sminuzzato in una tazzina d’olio d’oliva lasciandolo per almeno un’ora, poi si impasta la farina di frumento con acqua, uovo e poco sale e vi si mescola un po’ di formaggio in scaglie, infine si aggiunge l’olio con l’alloro sminuzzato e si pongono sopra la focaccia foglie di alloro fresco. Si cuoce in forno.  (Catone, De agricoltura)

– Libum moretum : Preparato con la ricotta al caciofiore sminuzzato, olio, aglio sbollentato, aceto rosso, coriandolo fresco, qualche foglia di sedano e di mentuccia.  (Virgilio)

 

 

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